Leggi la mia recensione sul libro di viaggio “Le coordinate della felicità” di Gianluca Gotto, fondatore del blog Mangia Vivi Viaggia.
Devi sapere che ho letto questo libro autobiografico in un momento di grande confusione interiore.
Avevo cominciato un master di filosofia a Londra e mi sono resa conto che non era la scelta giusta. Ho sempre amato studiare e dopo la triennale in Italia, volevo mettermi in gioco e studiare all’estero. Sicuramente l’anno sabbatico che mi sono presa tra la fine della prima laurea e l’inizio della seconda non ha aiutato. O forse sì.
Durante quell’anno ho viaggiato tantissimo in Europa, soprattutto da sola. E ho scoperto quanto è facile e bello mettere uno zainetto in spalla e semplicemente partire. Ho provato sensazioni di libertà mai provate prima. Di conseguenza, quando queste sensazioni non c’erano più, ho sentito un vuoto dentro.
Nel momento in cui ho lasciato il master sentivo di aver preso la decisione giusta. Quella vita non mi apparteneva più e non aveva senso continuare. Non sapevo ancora cosa fare della mia vita. Avevo una grandissima confusione in testa. Fino a quando non ho letto “Le coordinate della felicità” e mi si è aperto un mondo. In questo articolo ti racconto la trama del libro e ti lascio la mia personale recensione.
Le coordinate della felicità: la trama del libro
Devi sapere che non è stato il primo libro letto dell’autore. Il primo, “Come una notte a Bali“, mi ha incuriosita tantissimo fino a voler leggerne l’autobiografia. Infatti, “Le coordinate della felicità” racconta la storia di Gianluca e la sua ragazza Claudia. I due ragazzi, molto giovani, decidono di prendere in mano la loro vita e fare il Working Holiday Visa in Australia e poi in Canada.
Da dove parte questa decisione di mollare tutto e partire?
Da un senso di infelicità causata da una vita vissuta all’interno di abitudini e schemi tradizionali.
Una volta tornati dal Canada, Gianluca e Claudia vivono per un periodo a Torino. Tra qualche ostacolo e altri viaggi, Gianluca capisce cosa vuole davvero fare della sua vita. Essere un viaggiatore full-time e lavorare da remoto grazie alle sue passioni. Quello che fanno i cosiddetti nomadi digitali.
Ancora una volta, i due ragazzi decidono di lasciare la comfort zone e crearsi una vita completamente da zero. Gianluca e Claudia partono per l’Asia. Qui, tra un Pad Thai e i sorrisi della gente, Gianluca trova le sue coordinate della felicità.
La mia recensione del libro di Gianluca Gotto
Il libro è stato auto pubblicato nel 2018 per poi venire ripubblicato dalla Mondadori nel 2020.
Con poco meno di 400 pagine Gianluca ci regala un libro autobiografico che si intreccia con viaggi in giro per il mondo, religione e spiritualità. Infatti, non viene raccontata solo la vita dell’autore ma ci sono diversi spunti della filosofia orientale e di crescita personale.
A livello grammaticale il libro è scritto molto bene. La punteggiatura è giusta e il lessico è abbastanza semplice. Ho trovato il libro molto chiaro e scorrevole. Sono presenti diversi dialoghi ma soprattutto monologhi interiori. Inoltre, l’autore descrive molto bene gli ambienti che lo circondano.
Oltre a Gianluca e Claudia ci sono altri personaggi che i ragazzi incontrano in giro per il mondo. Ognuno di questi gioca un ruolo fondamentale per la crescita dei protagonisti.
L’autore del libro: Gianluca Gotto
Gianluca Gotto nasce nel 1990 a Torino. Lascia l’università e parte per l’Australia insieme alla sua compagna Claudia. Da lì poi decidono di andare in Canada e infine viaggiano a lungo in Asia. Studia per diventare un nomade digitale e fare della sua passione per la scrittura un lavoro. Nel 2017 apre il suo blog Mangia Vivi Viaggia. Dove racconta storie di cambiamento di vita, crescita personale e racconti di viaggio.
Oltre alle “Coordinate della felicità”, ha scritto “Come una notte a Bali” e “Succede sempre qualcosa di meraviglioso“.
Se il primo libro racconta l’autobiografia dell’autore che è alla ricerca delle coordinate della felicità, gli altri due libri sono romanzi. Il primo ambientato a Bali mentre il secondo in Vietnam. Tutti questi libri hanno una cosa in comune: la voglia di rinascere e di trovare la vera felicità dopo un periodo difficile della propria vita.
Quali sono le tue coordinate della felicità?
Devo dirti la verità. Appena terminato il libro non ho capito cosa volevo fare della mia vita. Ma ho capito cosa non volevo fare e chi non volevo essere. Voglio lavorare sulle mie passioni ed essere libera. Libertà per me significa felicità. Voglio avere la libertà di decidere come vivere il mio tempo e soprattutto dove.
Questo libro mi ha completamento aperto gli occhi su:
- la possibilità di vite alternative rispetto agli schemi tradizionali
- come siamo tutti diversi e non dobbiamo vivere lo stesso percorso
- come la comfort zone ci porta a una vita stabile ma infelice
- quanto sia importante avere dei sogni per non sentirsi spenti
Questo libro mi ha dato la giusta carica per cambiare la mia vita. Non perché vivessi una vita infelice a quel tempo, ma semplicemente non era la vita che davvero volevo.
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Il libro di Gianluca Gotto: Le coordinate della felicità
Come hai intuito mi piace molto leggere, e da quando ho iniziato a viaggiare spesso, leggo soprattutto libri di viaggio. Il libro che ti ho proposto, “Le coordinate della felicità” di Gianluca Gotto è un libro che mi sta molto a cuore.
Non solo perché mi ha fatto scoprire luoghi in Asia di cui non avevo mai sentito parlare. Ma, soprattutto, mi ha fatto aprire gli occhi sulla società in cui viviamo e sulla vita che non voglio fare. Dalla lettura di questo libro ho scoperto il nomadismo digitale e una possibilità di vita completamente diversa da quella che ci insegnano sin da quando siamo bambini.
Forse sto sognando troppo, o forse no. Tu cosa dici?